Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva
prof. schonauer

Traumi tendini

I tendini decorrono dai muscoli dell’avambraccio alle dita, ed hanno la funzione di flettere (piegare) e di estendere (raddrizzare) le dita. I tendini si suddividono in Estensori e Flessori.
tendini estensori sono 5 (uno per ogni dita) + 3 (Estensore proprio del mignolo, estensore proprio dell’indice e estensore breve del pollice). Inoltre in ogni dito (escluso il pollice) i tendini si inseriscono sulle articolazioni prossimali e distali. I tendini flessori sono 4 x 2 (8) + il flessore del pollice; per ogni dita, escluso il pollice, ci sono due tendini flessori: il flessore superficiale (che piega il dito dritto nel palmo della mano) e quello profondo (che piega l’ultima falange). Una lesione dei tendini estensori può comportare l’impossibilità a sollevare una o più dita (a seconda del numero dei tendini coinvolti) oppure provocare delle deformità alle dita: la rottura del tendine che estende l’estremità delle dita può causare la caduta della falange distale e l’impossibilità alla sue estensione (trauma dell’articolazione interfalangea distale). La deformità residua è chiamata comunemente “dito a martello”. Se non corretta l’estensione della porzione terminale del dito interessato non sarà più possibile.

Trattamento conservativo

Il tendine guarisce se posizionato nella giusta posizione per 6-8 settimane. Per questo scopo può essere utilizzato uno splint (Stack splint) che bisogna indossare continuativamente per 6 settimane.

Trattamento chirurgico

A volte è necessario un intervento chirurgico con applicazione di un filo di Kirschner per la stabilizzazione dell'articolazione interessata. Inoltre può essere necessaria la ricostruzione chirurgica del tendine con fili di sutura. Il sistema di fissazione dell'articolazione viene tenuto in situ per sei settimane. Una lesione del tendine al livello della falange intermedia delle dita provoca una lesione parziale del tendine (rottura della bandelletta centrale). La lesione è difficile da diagnosticare. Se non riconosciuta velocemente e trattata, l'articolazione diventa rigida, in parte per il trauma, in parte per l'impossibilità all'estensione. Con il tempo, la falange intermedia si flette, mentre quella distale si estende, provocando una deformità detta a "bottoniera". Sfortunatamente queste lesioni sono difficili da trattare e necessitano di una riabilitazione prolungata. Un intervento chirurgico è quasi sempre necessario, ed una fissazione intraarticolare mediante un filo di Kirschner può essere richiesta. Quest'ultimo deve restare in situ per almeno tre settimane. Dopo l'intervento chirurgico le mani devono essere elevate per la prima settimana ed evitare di tenere la mano pendente. In seguito è fondamentale proteggere la mano mediante un tutore statico conformato ed effettuare fisioterapia. Un Terapista Occupazionale provvederà a confezionare uno "splint" protettivo su misura che previene eventuali movimenti accidentali. Questo dovrà essere usato di continuo (giorno e notte) per 4-5 settimane e successivamente di notte per altre 2 settimane. Un Fisioterapista si occuperà degli esercizi funzionali da eseguire. Questi sono finalizzati ad evitare che i tendini facciano aderenze con i tessuti circostanti affinché il movimento delle dita non risulti compromesso. La guarigione dei tendini è molto lenta e devono trascorrere circa 12 settimane prima che si ristabilisca una resistenza stabile. Bisogna prestare attenzione quando: si esce dal bagno, ci si veste, si apre la porta, si spreme il dentifricio, si raccoglie un oggetto. I punti vengono rimossi circa tre settimane dopo l'intervento. In seguito la cicatrice e la cute circostante diventano molto secche e massaggiare l'area con una crema idratante può essere di aiuto (es.: crema Nivea). Il ritorno al lavoro può avvenire con i seguenti ritmi: leggero 8 settimane, medio 10 settimane, pesante 12 settimane. Guidare: macchina 8 settimane, bicicletta 9 settimane, motociclo 10 settimane. Sport: 10-12 settimane.