Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva
prof. schonauer

Lipofilling

Con il termine di Lipofilling si indica una particolare tecnica di riempimento che utilizza come materiale il proprio tessuto adiposo, anziché una sostanza estranea (sempre fonte di potenziali reazioni allergiche o da corpo estraneo).

La metodica consiste nel prelevare con una siringa ed un sottile ago cellule di tessuto adiposo da un area nascosta, dove esso è abbondantemente presente, come glutei o addome e nell’iniettarlo la dove si renda necessario un riempimento.

La tecnica (che non lascia cicatrici nelle zone di prelievo è che è priva dei potenziali rischi dei filler sintetici e di quelli di origine animale) è indirizzata a correggere in sicurezza difetti del tessuto sottocutaneo profondo caratterizzati da antiestetici avvallamenti (alcune “rughe”, atrofie, solchi, esiti di liposuzioni).

Viene anche utilizzata con successo per ottenere aumenti volumetrici di zigomi, labbra e mento, senza ricorrere all’utilizzo di protesi artificiali.

In tutti i casi un solo trattamento non è mai sufficiente per ottenere il risultato ottimale, infatti parte delle cellule trasferite non riesce ad attecchire: quindi ulteriori riempimenti vanno eseguiti a distanza di tre mesi gli uni dagli altri. Ovviamente più la paziente è giovane minore è il numero delle iniezioni a cui si deve sottoporre per avere un risultato ottimale a lungo termine.

I trattamenti più soddisfacenti sono quelli a carico degli zigomi, delle guance, del mento, delle rughe profonde verticali della fronte ed in generale di tutte le rughe profonde del viso.

Il prelievo delle cellule adipose viene effettuato in anestesia locale con una cannula sottile dotata di una punta disegnata appositamente per non danneggiare le cellule. La microcannula è collegata a una siringa che viene utilizzata dall’operatore in modo da dosare la pressione di aspirazione per ottenere cellule ancora vitali e ideali per il trapianto.

Viene effettuata l’iniezione con siringhe molto piccole (da 1 ml) collegate a un cannula sottilissima (1,5 mm di diametro) che consente di controllare meglio le piccole quantità di grasso che vengono depositate nella zona ricevente.

Il grasso viene depositato a tutti i livelli in piccoli tunnel in modo da creare un aumento strutturale della zona da aumentare e favorire il massimo attecchimento.

Il lipofilling può essere utilizzato per correggere delle perdite di sostanza in varie parti del corpo. In particolare è possibile riempire e migliorare l’aspetto degli avvallamenti causati da una liposuzione troppo aggressiva. Inoltre possono essere trattate aree di avvallamento dovute a esiti di traumi o ad iniezione di farmaci (tipo cortisone).  I risultati in questi casi variano a seconda della situazione di partenza.

L’intervento consiste nel prelievo di tessuto adiposo da una regione corporea donatrice e dal suo innesto nell’ area da trattare al fine di ottenere l’aumento volumetrico precedentemente pianificato col chirurgo. In genere il grasso innestato viene in parte riassorbito in una percentuale variabile da paziente a paziente ( da un minimo 20% ad un massimo 60%).Generalmente per ottenere un risultato ottimale devono essere presi in considerazione uno / due trattamenti successivi di minor entità.

Nel corso della prima visita viene compilata la cartella clinica annotando i dati del paziente e la sua storia clinica; quindi si passa all’esame obiettivo, che consiste nell’analisi delle zone corporee che dovranno essere trattate, per valutarne le dimensioni, la consistenza e la qualità della cute.

A questo punto vengono esposte le possibili alternative tecniche, vengono eseguite le fotografie.

Nel corso della seconda visita, a decisione avvenuta, si chiariscono eventuali dubbi, si prescrivono gli esami di routine che consistono in analisi del sangue, elettrocardiogramma e radiografia del torace e si lascia un anticipo come impegno all’intervento.

I risultati delle analisi vengono valutati nel corso dell’ultima visita, quando, viene concordato il programma operatorio definitivo e viene firmato il consenso all’ intervento ed all’ anestesia.

Si raccomanda di

• Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo.

Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.

L’intervento può essere eseguito in anestesia locale, peridurale, o generale.

L’ anestesia locale si utilizza quando devono essere trattate zone limitate. La regione interessata viene infiltrata con una miscela contenente soluzione fisiologica, un farmaco anestetico ed un agente vasocostrittore.

L’ anestesia peridurale è indicata per interventi più estesi. I farmaci antidolorifici ed anestetici vengono iniettati all’interno della spina dorsale a livello lombare, nello spazio peridurale, ossia attorno alla dura madre, il foglietto di rivestimento più esterno del sistema nervoso. In questo modo si ottiene l’abolizione della sensibilità dolorifica a livello delle gambe e della parte inferiore del bacino, mentre viene conservato lo stato di coscienza. Durante l’intervento viene iniettata, per via endovenosa, una soluzione reidratante associata eventualmente a tranquillanti.

L’ anestesia generale è necessaria quando devono essere trattate zone estese, si deve intervenire sulla parte superiore del corpo oppure se il paziente o la paziente preferiscono non essere svegli durante l’intervento. In questo caso lo stato ipnotico viene indotto iniettando i farmaci anestetici per via endovenosa e viene poi mantenuto mediante la somministrazione di una miscela gassosa. Grazie alle migliorate tecniche anestesiologiche è possibile ridurre al minimo la quantità dei farmaci utilizzati e, quindi, i tempi di recupero post – operatori.

Dopo l’intervento devono essere assunti antibiotici, ed eventualmente antinfiammatori, per circa 5 giorni .

Al termine dell’operazione viene applicata una abbondante medicazione assorbente ed una guaina compressiva elastica che ha la funzione di limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire il rimodellamento della cute sui tessuti sottostanti. Questa dovrà essere indossata giorno e notte per almeno sei settimane. Dopo 8-14 giorni dall’intervento è opportuno iniziare un ciclo di massaggi per aiutare il riassorbimento dei liquidi e la ripresa della circolazione linfatica, favorendo una migliore cicatrizzazione e tonificando la pelle.

Tutti gli interventi chirurgici presentano un rischio, sia pure molto basso, di complicanze generiche correlate all’ anestesia, come le reazioni allergiche ai farmaci utilizzati, o alla procedura eseguita, come l’ infezione. La possibilità di reazione ai farmaci utilizzati, in particolare, richiede che il lipofilling sia sempre eseguita in strutture attrezzate per il trattamento di queste emergenze. A queste condizioni, il lipofilling ha dimostrato di essere un intervento estremamente sicuro.

Per quanto riguarda le complicanze specifiche della liposuzione, vanno ricordati:

• il rischio di irregolarità cutanee, generalmente dovuto ad anomalie del processo di formazione delle cicatrici sottocutanee: si tratta di un problema facilmente risolvibile con un ciclo di massaggi o, nei casi più evidenti, con un intervento di revisione in anestesia locale.

• Le alterazioni della sensibilità cutanea (ipoestesie o iperestesie) nell’ area trattata, rare ed in genere temporanee, con miglioramento spontaneo in pochi mesi.

• La possibilità di asimmetrie tra i due lati del corpo.

• Ematoma: Un improvviso aumento della pressione sanguigna nel periodo immediatamente successivo all’ intervento può determinare la ripresa del sanguinamento di piccoli vasi sanguigni precedentemente chiusi. Il sanguinamento è in genere modesto e si arresta spontaneamente o con una modesta compressione esterna. In qualche caso, tuttavia, può essere necessario intervenire chirurgicamente per la chiusura del vaso che sanguina, al fine di prevenire la formazione di ematomi e infezioni.

• Infezione: nell’ 1-2% dei casi si verificano infezioni locali delle ferite, che richiedono terapia antibiotica mirata e medicazioni più frequenti.

• Occasionalmente può essere necessario una revisione chirurgica o un nuovo trattamento chirurgico per ottenere un risultato ottimale. La revisione e’ un intervento minore e può essere eseguito in anestesia locale, ambulatorialmente.

• Dopo un normale lipofilling sono necessarie 24-48 ore di riposo, poi si possono gradualmente riprendere le normali attività lavorative.

Un intervento più esteso richiede una maggiore attenzione: per i primi giorni è bene non rimanere fermi in piedi o seduti per periodi prolungati, è consigliabile fare piccole passeggiate e riposare con i piedi sollevati.

Le attività sportive potranno essere riprese dopo 2 – 3 settimane.

E’ comunque consigliabile, dopo un mese circa, dedicarsi ad un’attività sportiva, possibilmente il nuoto, per tonificare la muscolatura e favorire la cicatrizzazione dei tessuti.

L’attività sessuale può essere ripresa una settimana dopo l’intervento.

Per almeno un mese è consigliabile non esporsi al sole per evitare la pigmentazione delle cicatrici, per non affaticare il microcircolo, e per non aumentare l’ edema locale.