Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva
prof. schonauer

Rinoplastica

La rinoplastica consente di migliorare l’aspetto estetico del naso attraverso la riduzione (o in qualche caso l’ aumento) delle sue dimensioni, il rimodellamento della punta, e la eventuale modifica delle narici e dell’ angolo formato tra naso e labbro superiore.
E’ estremamente importante che il paziente collabori con il chirurgo esprimendo chiaramente cosa desidera modificare, in modo che, dopo averne discusso con il chirurgo, possa scegliere assieme a lui le realistiche aspettative dall’intervento.
La rinoplastica non lascia cicatrici visibili, poichè nella maggior parte dei casi le incisioni vengono effettuate all’ interno del naso. E’ necessario ricorrere a piccole e praticamente invisibili cicatrici esterne solo nel caso di rimodellamento delle narici, se si effettua una rinoplastica aperta, o, per le fratture delle ossa nasali. La rinoplastica aperta, sebbene più complessa tecnicamente, consente di modificare le strutture nasali sotto controllo visivo. La scelta tra rinoplastica tradizionale chiusa e rinoplastica aperta dipende sia dalle preferenze del chirurgo che dal tipo di correzione che si desidera effettuare.

Prima dell'intervento

La durata di un intervento di rinoplastica varia da un' ora per l'intervento standard a 2 ore per una rinoplastica aperta. Sebbene si preferisca l' anestesia generale, è possibile, in casi selezionati, effettuare l' intervento anche in anestesia locale con sedazione. In ambedue i casi è richiesta una notte di degenza. In assenza di malattie che compromettano lo stato di salute al punto da sconsigliare interventi chirurgici non necessari, la principale controindicazione all' intervento è data dalla giovane età. E' sconsigliabile eseguire una rinoplastica prima dei sedici anni nelle ragazze o prima dei diciassette nei ragazzi, e questo per non correre il rischio di alterare strutture che non hanno ancora terminato la loro crescita. Negli adulti, è invece importante avere aspettative realistiche sia per quanto riguarda il risultato ottenibile, sia, soprattutto, per il cambiamento che si ritiene l' intervento possa apportare alla qualità della propria vita. In casi particolari, prima dell' intervento può essere necessario un consulto con uno psicologo che possa valutare la coerenza delle aspettative con il risultato ottenibile. In occasione della prima visita è estremamente importante giungere con tutte le informazioni necessarie per una corretta valutazione di precedenti malattie di un certo rilievo, e, nel caso specifico della rinoplastica, avere a disposizione dati e/o radiografie riguardanti precedenti traumi o fratture delle ossa nasali. Ricordarsi sempre, nella stessa occasione, di riferire al chirurgo l' uso abituale di medicinali, incluso l'uso di spray decongestionanti nasali. Sono necessarie alcune precauzioni, al fine di ridurre il rischio di complicanze. In particolare è molto importante: Evitare di assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc.). Eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima e dopo l'intervento (il fumo compromette la vascolarizzazione periferica, ed aumenta il rischio di sofferenza cutanea, in particolare negli interventi dove sono previsti estesi scollamenti). Alla vigilia dell'intervento è consigliabile praticare un accurato bagno di pulizia completo; rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi. Non assumere cibi né bevande, a partire dalla mezzanotte. Il giorno dell'intervento si raccomanda di mantenere rigorosamente il digiuno, eliminare qualsiasi oggetto metallico, non truccarsi, indossare un indumento da notte comodo, di fibra naturale (cotone, seta) e abbigliamento intimo di tipo sportivo.

L'intervento

L'intervento di rinoplastica consiste nell'effettuare piccole incisioni all' interno del naso, dalle quali è possibile rimodellare la componente ossea e cartilaginea dello scheletro nasale. Le tecniche che si impiegano variano da paziente a paziente, in base al risultato che si desidera ottenere: con ogni probabilità, tuttavia, verranno effettuate delle fratture alla base delle ossa nasali per poter rendere il naso più stretto, ed il dorso verrà leggermente abbassato. In particolare le fratture possono essere effettuate anche mediante un approccio esterno, tramite un microincisione di 3-4mm, che permettono un approccio più accurato, con una cicatrice residua praticamente non visibile a distanza di tempo. E' anche possibile che alcune parti del naso debbano essere aumentate di dimensioni, ed in questo caso sarà necessario utilizzare della cartilagine prelevata generalmente dal setto nasale. Al termine, la pelle si riassesta spontaneamente sul nuovo scheletro, determinando l'aspetto finale dell' intervento.

Trattamento post-operatorio

Subito dopo l' intervento saranno applicati dei tamponi occlusivi in entrambe le narici, che normalmente vengono rimossi dopo 48 ore. Nella maggior parte dei casi viene anche sistemato un piccolo gesso sul dorso del naso, per impedire che le ossa possono spostarsi. Il gesso deve essere tenuto per 7 giorni, senza essere mai rimosso. Successivamente sarà indossato per ulteriori 7 giorni solo di notte. Per i primi 15 giorni, inoltre, saranno tenuti dei cerotti sulla superficie del naso, per modellarne la forma. Nelle prime 24 ore dopo l'intervento sarà presente edema (gonfiore) del volto e delle palpebre, spesso accompagnato da ecchimosi. In genere il dolore è minimo ed il fastidio maggiore è praticamente limitato alla presenza dei tamponi nasali. In ogni caso, viene prevista una terapia antidolorifica con dosaggi adeguati al mantenimento di un decorso confortevole. L'edema e le ecchimosi gradualmente si attenuano e scompaiono quasi completamente in una settimana. La profilassi antibiotica, iniziata il giorno dell' intervento, verrà generalmente sospesa all' atto della dimissione. Dopo la rimozione dei tamponi, il paziente tornerà a controllo dopo 7 giorni dall' intervento per la rimozione del gesso e successivamente a 1, 3, 6, 12 mesi. I controlli successivi, comunque necessari, saranno su base annuale. E' importante evitare traumi per i primi 3-4 mesi.

Possibili complicanze

In qualsiasi intervento chirurgico è presente un minimo grado di rischio che, tuttavia, può essere enormemente limitato se vengono seguite tutte le precauzioni prescritte. Nel caso specifico della rinoplastica i rischi più comuni sono fortunatamente limitati e rari. Tra questi è necessario includere gli ematomi, le infezioni e le reazioni all' anestesia (più frequenti negli interventi in anestesia locale). In qualche caso può essere necessario effettuare un piccolo ritocco, a distanza di un anno dal primo intervento, per la correzione di piccole irregolarità residue. Il raggiungimento dell' aspetto definitivo del naso operato richiede almeno 12 mesi, durante i quali si verifica la completa scomparsa dell' edema e termina il processo di maturazione delle cicatrici. La sensibilità della pelle del naso, che è normalmente ridotta subito dopo l' intervento, riprende gradualmente e spontaneamente durante questo stesso periodo.

Dopo l'intervento

Il paziente può alzarsi dal letto poche ore dopo l'intervento. I capelli possono essere lavati dopo 3-4 giorni. La guida è consentita dopo 1 settimana. L' esposizione al sole ed al calore può determinare un aumento improvviso dell' edema, ed è sconsigliata per i primi mesi dopo l' intervento. Le attività sportive potranno essere riprese dopo 2 settimane, a condizione che non espongano al rischio di traumi al volto (in particolare, andranno evitati tennis, calcio, nuoto e tutti gli sport in cui sia presente contatto fisico).