Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva
prof. schonauer

Mastoplastica riduttiva

La riduzione mammaria consente di migliorare l’aspetto del seno eccessivamente voluminoso e/o cadente, mediante la riduzione del volume delle mammelle ed il loro rimodellamento.

L’intervento riduce o elimina i problemi correlati alla presenza di mammelle voluminose e pesanti: tensione mammaria, dolore alle spalle, al collo ed alla porzione alta della colonna vertebrale.

Viene infine valutata la mammografia e/o ecografia mammaria, che è consigliabile eseguire prima dell’ intervento, soprattutto nelle pazienti over 40 anni.

Sono necessarie alcune precauzioni, al fine di ridurre il rischio di complicanze. In particolare è molto importante: Evitare  di assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc.). Eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima e dopo l’intervento (il fumo compromette la vascolarizzazione periferica, ed aumenta il rischio di sofferenza cutanea, in particolare negli interventi dove sono previsti estesi scollamenti). Procurarsi un reggiseno in tessuto elastico, di misura adeguata al nuovo volume del seno.

Prima dell'intervento

Alla vigilia dell'intervento è consigliabile praticare un accurato bagno di pulizia completo; rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi, depilare le ascelle. Non assumere cibi né bevande, a partire dalla mezzanotte. Il giorno dell'intervento di mastoplastica riduttiva si raccomanda di mantenere rigorosamente il digiuno, eliminare qualsiasi oggetto metallico, non truccarsi, indossare un indumento da notte completamente apribile sul davanti con maniche molto comode, di fibra naturale (cotone, seta) e abbigliamento intimo di tipo sportivo.

Intervento

L' intervento viene eseguito in anestesia generale. L'intervento consiste essenzialmente nella asportazione parziale della ghiandola mammaria e del grasso circostante, in modo da rimodellare la mammella riducendone le dimensioni e, se necessario, sollevarla in una posizione più naturale e giovanile. Per raggiungere questo scopo sono disponibili diverse tecniche, ognuna delle quali presenta vantaggi e svantaggi specifici. Dal punto di vista della paziente, la principale distinzione è tra tecniche con incisioni (e cicatrici) tradizionali e tecniche con incisioni ridotte. La scelta tra le due possibilità, tuttavia, è fortemente influenzata sia dalle dimensioni delle mammelle che dal desiderio di ottenere una specifica forma. Le incisioni della mastoplastica riduttiva tradizionali sono tre: la prima circonda l'areola, la seconda cade esattamente nel solco al di sotto della mammella, la terza congiunge verticalmente le prime due. Sempre più spesso si tende a far uso delle tecniche con cicatrici ridotte, il cui scopo è principalmente l'eliminazione della cicatrice nel solco sottomammario: va tuttavia notato come, con queste tecniche, l' aspetto del seno subito dopo l' intervento sia sempre piuttosto schiacciato verso l' alto e sia necessario aspettare diversi mesi per poter apprezzare il risultato ottenuto. Infine, poichè la parte di mammella che viene asportata è diversa nei due approcci, è necessario considerare che le incisioni tradizionali creano minori danni alla possibilità di allattare al seno (questa possibilità, tuttavia, non è garantita da nessuna tecnica di riduzione mammaria).

Trattamento post-operatorio

Al termine dell' intervento vengono posizionati dei tubicini di drenaggio (morbidi e di calibro ridotto) che, aspirando le eventuali raccolte di sangue all' interno della mammella, hanno lo scopo di prevenire la formazione di ematomi ed infezioni. I drenaggi vengono in genere mantenuti 24-48 ore, o comunque sino q quando drenano. Subito dopo l'intervento viene applicato un reggiseno del tipo utilizzato per attività sportive, che dovrà essere indossato notte e giorno per 6 settimane. Sebbene il dolore non sia quasi mai intenso, una terapia antidolorifica verrà prevista e dosata per garantire un decorso confortevole. E' sempre presente dopo l'intervento di mastoplastica riduttiva un certo grado di gonfiore che si riduce gradualmente fino a scomparire completamente dopo 7-10 giorni. Un modico grado di edema potrebbe persistere per qualche settimana o qualche mese. Le suture esterne, ove presenti, vengono progressivamente rimosse a partire dalla decima-quindicesima giornata di decorso postoperatorio. E' possibile praticare una doccia solo dopo 10 giorni.

Possibili complicanze

Le complicanze sono in genere rare e rispondono con prontezza al trattamento appropriato senza compromettere il risultato finale dell'operazione. Va comunque considerata la possibilità di: Emorragia. Un improvviso aumento della pressione sanguigna nel periodo immediatamente successivo all' intervento può determinare la ripresa del sanguinamento di piccoli vasi sanguigni precedentemente chiusi. Il sanguinamento è in genere modesto e si arresta spontaneamente o con una modesta compressione esterna. L'utilizzo dei drenaggi riduce drasticamente questa complicanza. Infezione: nell' 1-2% dei casi si verificano infezioni locali delle ferite, che richiedono terapia antibiotica mirata e medicazioni più frequenti. Perdita di sensibilità al capezzolo: è generalmente temporanea e parziale anche se in rare occasioni può perdurare nel tempo. Asimmetrie: sono essenzialmente correlate ad anomalie del processo di guarigione e/o cicatrizzazione, e consistono in lievi differenze nella forma e dimensioni delle due mammelle o nella posizione delle areole. In genere non sono tali da eccedere la normale variazione in forma e dimensione che è presente in tutte le donne già prima dell' intervento e quindi non richiedono interventi di correzione. Nei casi più evidenti, tuttavia, è generalmente possibile migliorare il risultato con un intervento in anestesia locale, una volta che sia trascorso almeno un anno dalla riduzione mammaria Problemi con l' allattamento al seno: Sebbene la possibilità di allattare non sia compromessa in assoluto, essa può risultare minore, o addirittura assente. Comunque una montata lattea ridotta o assente, in seguito ad una gravidanza, può dipendere anche da fattori idiopatici indipendenti dall'intervento chirurgico, e non prevedibili a priori. Necrosi tissutale. Una necrosi tissutale con successiva diastasi delle cicatrici, e' estremamente rara, ma riportata nella letteratura medica. Qualora dovesse accadere, può essere eseguito in un tempo successivo un intervento ricostruttivo con risultati soddisfacenti. Occasionalmente può essere necessario una revisione di qualche cicatrice al fine di ottenere un risultato estetico ottimale. La revisione e' un intervento minore e può essere eseguito in anestesia locale, ambulatorialmente. Le cicatrici residue, che sono permanenti, divengono sempre meno evidenti con il passare del tempo. Il loro colore rossastro iniziale si schiarisce progressivamente, fino a camuffarsi con la pelle vicina nell' arco di 6-12 mesi. La qualità finale delle cicatrici, tuttavia, dipende dalle caratteristiche della pelle di ciascuna paziente, nonchè dall' età. I costi dell'intervento comprendono il compenso del chirurgo, degli assistenti e dell'anestesista, le spese per sala operatoria e degenza e dipendono, ovviamente, dalla durata e dal tipo di intervento scelto.